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Euro e trattato di Maastricht: dibattiti dentro la Lega

Non penso di avere il QI di una staccionata marcia, eppure ho problemi sempre più seri nel capire la posizione della Lega Nord sull’uscita dell’Italia dall’euro, e soprattutto sul legame tra questa eurexit e la revisione dei trattati UE sul tema, a partire dal famoso trattato di Maastricht del 1992.

Parto dall’attuale responsabile economico del partito che -con la sua usuale raffinatezza retorica- così scriveva su Twitter due settimane fa:

Chiedermi di chiarire ogni volta che uno usa sinonimi per uscire da € (rinegoziare maastricht) è offensivo nei miei confronti e nei vostri

Borghi_sinonimi_Maastricht_eurexit

Quindi per l’attuale responsabile economico della Lega “rinegoziare Maatricht” e “uscire dall’euro” sono sinonimi.

L’antefatto di ciò sta nel crescente attivismo della vera mente economica della Lega, cioè Giancarlo Giorgetti, il quale aveva detto cose piuttosto diverse in occasione della presentazione del libro di Veronica De Romanis sull’austerità “buona”. Questa posizione è stata poi ribadita da Giorgetti in un’intervista sul Corriere della Sera (che non è esattamente il bollettino dell’oratorio di Roncobilaccio) in risposta a una domanda sul dissidio tra Lega e Forza Italia per l’appunto su eurexit:

“La cosa giusta, non mi pare rivoluzionaria, è riscrivere i trattati: è possibile non uscire dall’euro purché si riscriva Maastricht. […]”

Dunque i miei sessantotto neuroni identificano due posizioni piuttosto diverse dal punto di vista logico: per il responsabile economico attuale la rinegoziazione di Maastricht (opzione A) ed eurexit (opzione B) sono la stessa cosa (A=B), mentre secondo Giorgetti la rinegoziazione di Maastricht è largamente migliore rispetto ad eurexit (A>B). In quale strano universo parallelo (A=B) e (A>B) sono a loro volta la stessa cosa?

Voi direte: vabbè, dentro la Lega Nord la deriva lepenista, architettata dal responsabile economico del partito dopo essersi fatto spiegare le cose dal moderato e garbato economista di Roma/Pescara Alberto Bagnai, trova finalmente un argine nella posizione sensata di Giorgetti.

bagnai_sangue_euro_stronzata

E invece boh: esce ieri una lettera su Il Foglio -scritta a quattro mani dal nostro responsabile economico preferito e da Giorgetti- in cui si legge ciò:

Quindi noi vogliamo riscrivere tutti i trattati con l’obiettivo di tornare allo status di cooperazione pre-Maastricht che ha imposto moneta, parametri inventati di finanza pubblica e che col Fiscal compact è diventato ancora più assurdo. Pensiamo che uno smantellamento controllato e concordato di euro e trattati capestro sia nell’interesse di tutti.

Due commenti:

PRIMO PUNTO: nella prima fase della citazione non si riesce a capire che cosa col Fiscal compact sia “diventato ancora più assurdo“: lo status di cooperazione pre-Maastricht? Ma non era una bella cosa?

SECONDO PUNTO: nella Lega velocemente si torna a pensare che sia meglio lo smantellamento concordato dell’euro? Ma nell’intervista al Corriere Giorgetti non sosteneva che la riscrittura della parte fiscale del trattato di Maastricht fosse la soluzione migliore? Qualcuno ci spiega che cosa sta succedendo?

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