Nel 2017 il segretario della Lega Nord Matteo Salvini è stato intervistato da Maria Latella nella trasmissione “L’Intervista” su Sky TG24 tre volte: il 12 febbraio, il 28 maggio e il 18 giugno (ieri).
Il diabolico manager dei social network di Salvini giustamente manda tweet in concomitanza con la trasmissione usando l’appropriato hashtag #lintervista. Per l’esattezza ci sono 29 tweet a febbraio, 28 a marzo e 20 a giugno.
Quanti sono tra questi i tweet che hanno una posizione esplicitamente noeuro? Un vero tracollo:
- 5 tweet il 12 febbraio, cioè il 17% dei tweet totali
- 2 tweet il 28 maggio, cioè il 7% dei tweet totali
- 0 tweet il 18 giugno, cioè (matematica d’alto livello) lo 0% del totale.
Il dottor Claudio Borghi, il responsabile economico che ha instillato le posizioni noeuro dentro la Lega Nord facendosi spiegare le cose dal marxista Alberto Bagnai (che disgrazia), rammenta piccato come Salvini partecipi continuamente ad eventi dalla chiara matrice noeuro, e continuamente venga fuori con posizioni che sono in linea con l’ortodossia noeuro.
Sia pure così: fatto sta che in una trasmissione come L’Intervista su un canale nazionale come Sky TG24 Salvini è apparso tre volte durante il 2017 e ha dedicato sempre meno spazio al tema dell’uscita dell’Italia dall’euro, fino all’estremo di non dedicare neanche un tweet al tema l’ultima volta.
Qui ci sono due ipotesi di lavoro:
- Dopo l’atroce sconfitta di Marine Le Pen in Francia, Salvini ha capito bene che il tema politico di eurexit è moribondo, e tale resterà per un bel po’ di tempo. Dunque egli si adegua cambiando l’enfasi tra i diversi temi dentro il suo programma politico.
- Salvini ha imparato da Palmiro Togliatti l’approccio della doppiezza, e dunque all’interno di ambiti estremisti e sovranisti continua a enfatizzare il tema di eurexit, ma in ambiti più generali pensa bene di parlare d’altro.
RicPuglisi 